Frankfurter Tageszeitung - Ludovico Einaudi, mio padre Giulio non amava la musica

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Ludovico Einaudi, mio padre Giulio non amava la musica
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Ludovico Einaudi, mio padre Giulio non amava la musica

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"Con mio padre Giulio ho sempre avuto un bel rapporto. Avevo la fortuna di vedere in casa grandi scrittori come Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Elsa Morante primo Levi. Mio padre era molto istintivo, aveva un grande senso estetico, amore per i dettagli, per la natura, per le piante, per le rose. Non lo descriverei come un intellettuale, si nutriva del lavoro degli intellettuali, ma lui amava la vita nei dettagli delle cose più semplici come potare una rosa o viaggiare o godersi le cose belle. Era a suo modo eccentrico, molto elegante. Non ascoltava musica, era l'unica cosa che ci teneva separati. Non la capiva proprio". Così Ludovico Einaudi parla del padre Giulio in un incontro al Festival della Tv di Dogliani, rispondendo alle domande di Aldo Cazzullo. "E' vero mio nonno Luigi parlava di cose concrete - spiega poi il musicista - e io mi occupo di cose più astratte perché non c'è niente di più astratto della musica. Ma la musica mi ha dato un senso di concretezza e la possibilità di trovare connessione con me stesso e con tutte le persone che mi seguono. La musica è arrivata dal lato materno: mia mamma suonava il pianoforte e aveva un suono molto delicato e anche mio nonno che era direttore d'orchestra e compositore prima della seconda guerra mondiale". La musica di oggi? "Non c'è niente dei musicisti della nuova generazione che mi sia entrata da un orecchio e sia rimasta. Sono tutte cose un po' uguali tra loro. Ricevo spesso proposte di fare collaborazioni, ma la maggior parte delle volte rifiuto" spiega Einaudi. "Dopo il mio tour ho comprato il biglietto per andare al concerto a Parigi di Beyoncé"..Il tema d'attualità è Gaza: "Image di John Lennon resta il manifesto che tutti dovremmo rispettare". Al pubblico di Dogliani una promessa: "conto di fare presto un concerto qui in un bricco da cui si vedono tutte le montagne. Un progetto che avevamo ed è saltato per il maltempo. E' un posto da cui sono passato con mio padre, con i miei zii, dove abbiamo fatte bellissime passeggiate. Da qui si vede l'eclissi". "Cosa direi oggi a un ragazzo? Che se uno ci crede e cerca di essere serio con se stesso, di avere pazienza, le cose succedono" è il messaggio del musicista. .

V.Lange--FFMTZ