Frankfurter Tageszeitung - Mezzosoprano Annalisa Stroppa torna al Colón di Buenos Aires

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Mezzosoprano Annalisa Stroppa torna al Colón di Buenos Aires
Mezzosoprano Annalisa Stroppa torna al Colón di Buenos Aires

Mezzosoprano Annalisa Stroppa torna al Colón di Buenos Aires

'Un teatro magico, con un'energia unica, difficile da spiegare'

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Il Teatro Colón di Buenos Aires "è magico, c'è un'energia unica, difficile da spiegare, dovuta allo spazio e al pubblico, così partecipativo e caloroso, che trasmette tantissimo". Lo afferma il mezzosoprano italiano Annalisa Stroppa, intervistata dall'ANSA in una pausa delle prove dell'opera 'Werther', di Jules Massenet, che segna il suo ritorno sul palco dell'iconico teatro della capitale argentina nei panni di Charlotte. "Nel 2012, quando entrai al Colón per esibirmi per la prima volta non riuscivo nemmeno a parlare, ma un'energia positiva e bellissima mi pervase pensando ai grandi nomi che avevano onorato quel palco e constatando la sua acustica perfetta", ricorda Stroppa del suo debutto in Argentina ne "I due Figaro" di Saverio Mercadante. Già con più esperienza, il mezzosoprano è tornata poi a Buenos Aires nel 2018 nel ruolo della giovane sacerdotessa Adalgisa dell'opera "Norma" di Vincenzo Bellini, mentre oggi Stroppa arriva al Colón come una delle interpreti più importanti e riconosciute del panorama operistico internazionale. "Quando mi hanno chiesto di tornare al Colón, non ho esitato, mi ha conquistato l'anima", afferma la cantante, che nel frattempo ha maturato esperienze con alcuni dei maggiori direttori d'orchestra, come Roberto Abbado, Marco Armiliato, Zubin Mehta, Gianandrea Noseda e Christian Thielemann, e si è esibita tra gli altri in palcoscenici come quelli della Scala di Milano, del Teatro Regio di Torino e delle opere di Vienna, Berlino e Salisburgo. Del suo personaggio - Charlotte - afferma che "è meraviglioso, intenso" e che le permette di esprimersi "pienamente" come artista, "sia vocalmente che interpretativamente", mentre dell'opera di Massenet basata sul celebre romanzo di Wolfgang Goethe, ne sottolinea il "fascino straordinario e l'attualità". "Canta il dolore del poeta Werther, creato da Goethe, con un'impressionante capacità di commuovere, con raffinatezza e con profonda emozione ma rimane anche attuale in quanto rappresenta una donna nella tensione tra il suo mandato e i suoi desideri, tra ciò che dovrebbe essere e ciò che anela". Stroppa si esibirà al Colón il 24, 27, 29 agosto e 2 settembre, con la regia dell'argentino Rubén Szuchmacher e le musiche del maestro spagnolo Ramón Tebar alla guida dell'Orquestra Stabile del Colón, e condividerà il palco tra gli altri con il tenore francese Jean-Francois Borras (Werther), Jaquelina Livieri (Sophie) e Alfonso Mujica (Albert).

G.Fuchs--FFMTZ