

Il Teatro della Cometa rinasce con Maria Grazia Chiuri
Stilista riapre alle arti il "salotto" di Mimì Pecci Blunt
I colori eletti: bianco, verde e oro. La massima cura per ogni dettaglio, quasi fosse un abito sartoriale, con quella stella che ricorre dallo stemma del casato Pecci. E poi il palcoscenico, unico nel suo genere, con le finestre che affacciano direttamente sul Campidoglio. Riapre così, dopo anni di triste chiusura, e grazie al lavoro di Maria Grazia Chiuri, il Teatro della Cometa, per oltre mezzo secolo salotto di Anna Laetitia Pecci Blunt, detta Mimì, nipote di Papa Leone XIII, e "casa" di artisti da Monica Vitti a Eugène Ionesco La direttrice creativa di Dior lo ha acquistato e, dopo un anno di demolizioni e ricostruzioni e un lungo lavoro di ricerca negli archivi Pecci Blunt, seguendo i progetti originali dell'architetto Tommaso Buzzi, debutta ora come nuovo centro dedicato alle arti: non solo prosa, ma anche mostre, musica, eventi, presentazioni, sotto la guida di un comitato scientifico guidato da Rachele Regini. Primo appuntamento, la performance curata da Lorenzo Salveti, dal 25 al 28 maggio. E la mostra dedicata a Mimì Pecci Blunt e alla storia del teatro, fino al 25 luglio. "Mimì era una donna che ha veramente seguito le sue passioni - dice Chiuri - Oltre all'idea di restaurare il teatro c'è anche la voglia di raccontare lei". La riapertura, commenta il sindaco Roberto Gualtieri, "è una bellissima notizia per tutta la città", soprattutto per "uno spazio da sempre votato all'innovazione e alla sperimentazione". Il teatro aggiunge l'assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport, Alessandro Onorato, "sarà anche un hub di riferimento in occasione della sfilata Dior a Villa Albani il 27 maggio, con l'opportunità di portare qui invitati da ogni parte del mondo".
B.Schmidt--FFMTZ