

In Familiar Touch l'Alzheimer visto dal malato
In sala dal 25 settembre per la giornata della malattia
'Familiar Touch' il film di Sarah Friedland, nonostante il tema, ovvero i primi sintomi dell' Alzheimer, non indugia troppo sul facile pietismo, sul dolore, ma casomai sulla capacità di adattamento di questa signora malata, Ruth Goldman (Kathleen Chalfant), che da un giorno all'altro viene strappata dalla sua casa per approdare in una struttura per anziani dove tutto per lei è nuovo. "In genere questa malattia viene raccontata dal punto di vista degli altri, di quelli che stanno intorno, parenti o assistenti. Così al centro di tutto c'è il senso della tragedia, del declino e si racconta così solo di questa persona che ha perso la memoria e non il fatto che è una donna che comunque continua a vivere. Vale a dire si parla solo del suo deficit cognitivo, ma non dell'aspetto sensoriale, fisico ancora presente e forte". Così oggi a Roma la regista statunitense classe 1992 nel presentare questo film, pluripremiato a Venezia l'anno scorso, e che ora esce in sala con Fandango il 25 settembre anche in occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer (21 settembre). Proprio quest'anno poi il nostro Paese tornerà ad ospitare, dopo molti anni, la conferenza Alzheimer Europe, che si terrà a Bologna dal 6 all'8 ottobre 2025.
C.Schneider--FFMTZ