

Sepideh Farsi, a Gaza attacchi mirati contro i giornalisti
La regista iraniana ricorda al lido reporter palestinese Hassona
Per israeliani e palestinesi "Vivere insieme è possibile basta volerlo". Lo ha detto la regista iraniana Sepideh Farsi a Venezia dove è arrivata come presidente onoraria del Premio Bookciak Azione! diretto da Gabriella Gallozzi in collaborazione con Le Giornate degli Autori e con l'adesione del Sngci. L'occasione è stata l'incontro alle Giornate degli Autori in ricordo della reporter palestinese Fatma Hassona e moderato da Giorgio Gosetti e Maria Bonsanti. Farsi aveva intervistato Hassona per il suo documentario Put Your Soul on Your Hand and Walk, sulla vita a Gaza sotto l'attacco israeliano. La reporter poi era stata uccisa insieme ad altri membri della sua famiglia, durante un attacco aereo lo scorso aprile, circa un mese prima del debutto del documentario a Cannes. "Il conflitto non è nato il 7 ottobre ma un secolo fa - ha ricordato Farsi -. Avevo incontrato dei palestinesi che erano al Cairo e mi hanno parlato di Fatma Hassona come una persona straordinaria. Da lì, per un anno in maniera quotidiana, siamo state in contatto tutti i giorni. Alla fine quando il film, Put your soul on your hand and walk (in uscita in Italia con Wanted Cinema) è stato selezionato a Cannes avevo paura per lei ogni giorno ma mi sono illusa che potesse essere al mio fianco per presentare il film. Ma il 16 aprile è stata uccisa da un attacco mirato e diabolico non solo pianificato ma messo a punto con un missile di precisione come è stato poi dimostrato da un'inchiesta portata avanti dal gruppo Forensic Architecture. Questa maniera di procedere è sistematica come è sistematico l'attacco da parte dell'esercito israeliano sono morti ad oggi 246 giornalisti. Bisogna stare attenti alla democrazia ciò che accade a Gaza è anche il retaggio della mentalità coloniale. Quello che sta accadendo a Gaza - ha ribadito Sepideh Farsi - doveva essere risolto quasi un secolo fa".
Z.Paulsen--FFMTZ