

Barocco e contemporaneo, finale di stagione Filarmonica Romana
Il 15 maggio Ensemble L'Astrée e violinista Francesco d'Orazio
Ultimo concerto della stagione da camera dell'Accademia Filarmonica Romana al Teatro Argentina il 15 maggio alle 21 con il concerto dell'ensemble L'Astrée e del violinista Francesco D'Orazio in un programma che spazia dal affianca repertorio barocco e musica contemporanea accostando capolavori strumentali del Settecento di Händel, Corelli e Vivaldi, con un omaggio a Luciano Berio nel centenario della nascita. Sarà anche l' occasione per una prima esecuzione assoluta, commissione dell'Accademia Filarmonica, di Toshio Hosokawa (1955) fra i più rappresentativi compositori del panorama musicale contemporaneo dell'estremo Oriente. Formazione nata oltre trent'anni fa per volontà del clavicembalista Giorgio Tabacco, L'Astrée è un ensemble strumentale italiano specializzato nel repertorio del Sei-Settecento eseguito secondo criteri storici e con l'utilizzo di strumenti originali. Nel concerto romano l'ensemble propone alcune Sonate per due violini e continuo dall'op. 2 di Georg Friedrich Händel, la Sonata op. 5 n. 12 per violino e basso continuo di Arcangelo Corelli e la Sonata a tre per due violini e basso continuo RV 63 di Antonio Vivaldi. La musica del Settecento dialoga con le composizioni contemporanee grazie alla versatilità del violinista Francesco D'Orazio, legato da una lunga collaborazione con Luciano Berio. E proprio di Berio eseguirà la Sequenza VIII (1976) di cui è uno dei più fedeli interpreti, un pezzo, come scrisse lo stesso compositore, che "diventa, inevitabilmente, un omaggio a quel culmine musicale che è la Ciaccona della Partita in re minore di Johann Sebastian Bach, in cui, storicamente, coesistono tecniche violinistiche passate, presenti e future". Novità della serata sarà la prima esecuzione assoluta di Uta (2025) per violino solo di Toshio Hosokawa (1955), compositore dal linguaggio originale, in cui confluiscono influenze occidentali e peculiarità giapponesi con una particolare ricerca sul suono. Dedicato a D'Orazio, il nuovo pezzo immagina il violino ''come un'estensione della voce umana, con una melodia che è come una calligrafia lineare umana sulla terra, che si sposta gradualmente verso registri più acuti e si inarca per connettere la terra al cielo".
H.Roth--FFMTZ