Frankfurter Tageszeitung - Ass. Coscioni lancia la campagna 'aborto senza ricovero'

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Ass. Coscioni lancia la campagna 'aborto senza ricovero'

Ass. Coscioni lancia la campagna 'aborto senza ricovero'

'Solo 2 regioni applicano circolare 2020'. Via a raccolta firme

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Sono solo due le regioni, Lazio ed Emilia Romagna, che a distanza di 5 anni applicano la circolare ministeriale del 2020 che prevede l'aborto farmacologico (attraverso l'assunzione di due farmaci, la pillola RU486 e il misoprostolo) in ambulatorio o in consultorio, con la possibilità di prendere la seconda compressa a casa. In tutte le altre, è previsto il ricovero ospedaliero. Per sollecitare il rispetto delle linee guida ministeriali in tutto il territorio nazionale, l'associazione Luca Coscioni lancia, alla vigilia del 47esimo anniversario della legge 194, la campagna 'aborto senza ricovero', con l'obiettivo di chiedere ai Consigli regionali, attraverso una raccolta di firme, di "approvare procedure chiare, definite e uniformi per l'aborto farmacologico in regime ambulatoriale e per garantire a tutte le donne la possibilità di scegliere e di prendere il secondo farmaco a casa". Le prime regioni coinvolte nella campagna saranno Lombardia, Piemonte, Veneto e Sicilia. Nella conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, tenutasi oggi a Roma alla Casa internazionale delle donne, sono intervenute per l'associazione Filomena Gallo, avvocata, e le ginecologhe Anna Pompili e Mirella Parachini, che hanno ribadito l'importanza del principio dell'appropriatezza delle prestazioni sanitarie. "Nel resto del mondo il ricovero ospedaliero è l'eccezione, non la regola - ha spiegato Pompili -. L'Oms nel 2019 ha rimosso la clausola supervisione medica per questi farmaci, raccomandandone l'autosomministrazione. Inoltre in ospedale le donne corrono il rischio di contrarre infenzioni ospedaliere e c'è sempre la difficoltà di trovare medici non obiettori". È stato poi illustrato come il ricovero, oltre a essere un disagio e un rischio per le pazienti, rappresenti un costo evitabile per il sistema sanitario. "Predendo come esempio la Regione Lazio - ha illustrato Parachini - per quanto riguarda il regime di day hospital la regione rimborsa la struttura sanitaria con 418 euro per accesso. Per quanto riguarda le prestazioni ambulatoriali, per tutto l'iter il costo è di soli 72 euro".

D.Horn--FFMTZ